Export di prodotti agroalimentari

Made in Italy sulle tavole cinesi?

DSCN2260Per riuscire a portare il prosciutto crudo italiano nei supermercati cinesi ci sono voluti anni di battaglie diplomatiche e burocratiche. Il principe della tavola italiana è riuscito a conquistare il palato di cinesi grazie a una vittoria sancita ufficialmente lo scorso 4 giugno. Una conquista significativa che potrebbe fungere da apripista per tanti marchi italiani, che seppur di qualità, fanno fatica a farsi strada nella terra del dragone.

Le nostre imprese dimostrano infatti una debolezza nella progettazione strategica e nel marketing che le pone in netto svantaggio rispetto ad altre realtà europee. La Francia è presente in Cina in tutti i settori con circa 4.000 imprese, contro le 400 italiane. Tutto ciò è penalizzante nei risultati, con un valore delle esportazioni dei prodotti di filiera che nel 2007 avrebbe potuto raggiungere 1.500 milioni di euro, al posto dei 20 milioni realizzati.

Quali sono i nodi critici della nostra imprenditoria in oriente e come è possibile scioglierli?

Innanzitutto va bandita l’improvvisazione e sostituita con un’attenta pianificazione dal briefing all’ingresso nei negozi. Altro aspetto fondamentale è la scelta dei punti vendita seguita da un accurato studio dei risultati, con l’aiuto di un partner locale o di società di trading e consulenza. E’ poi fondamentale avvalersi di esperti di materie legali, finanziarie e fiscali cinesi, dal momento che la distribuzione dell’agro-alimentare in Cina è ostacolata dalla complessità delle norme giuridiche, soggette a repentini cambiamenti. Non da meno, evitare di agire da soli, ma collaborare con importanti entità imprenditoriali nazionali, consorzi o forti associazioni, dove cinesi e italiani intrecciano conoscenze ed interessi per individuare i problemi da risolvere, che spesso non sono quelli dichiarati in pubblico. I cambiamenti degli ultimi anni e le tendenze testimoniano la disponibilità, del mercato cinese, all’acquisto del nostro agro-alimentare. Una buona opportunità da sfruttare per le nostre aziende.

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